Fujifilm x100F

Nel luglio 2017 decido di fare un cambiamento per quanto riguarda il mio corredo fotografico.

Da due anni mi trovavo in Inghilterra e avevo deciso di riprendere in mano la fotografia come hobby poiché in quel periodo non avevo altro da fare al di fuori del lavoro. Mio padre, da sempre Canonista, mi aveva regalato il suo 70-200 f/4 L compreso di duplicatore di focale e così, potendo sfruttare un’ottica prestigiosa, decido di comprare una Canon 70D con il suo obiettivo kit, un 18-135. Mi faccio poi prendere dalla GAS (sindrome da acquisto compulsivo) e ci aggiungo batter pack, un 50mm e un 10-18mm. L'idea era quella di dedicarmi alle foto di paesaggio, altri generi non li avevo proprio presi in considerazione.

Tuttavia ben presto mi accorsi che andare in giro con tutto quell’armamentario non faceva per me e inoltre non mi trovavo bene con gli zoom. Non che non funzionassero bene, anzi. Solo che trovavo che per quanto con il mio corredo avessi praticamente ogni focale coperta, per me il grandangolo non era mai troppo “wide” e il teleobiettivo mai troppo “tele”… Ho capito quindi che il mio problema consisteva nell'approccio all'immagine.

E così ho fatto un cambiamento radicale. Sono passato ad un approccio più minimalista approdando in casa Fujifilm comprando una X100F.

La mia X100F con tutti i suoi accessori.

Che rivoluzione! Da punto di vista ergonomico per me è il top. Come nelle fotocamere di diversi anni fa sono disponibili ghiere fisiche per controllare in ogni momento il triangolo dell’esposizione, che è ciò che alla fine interessa veramente. ISO, tempi e diaframmi hanno la loro ghiera dedicata che è possibile muovere sempre anche a macchina spenta per avere sotto controllo ogni parametro con un semplice colpo d’occhio. Inoltre il sensore ha una qualità e una gamma dinamica davvero interessanti, una resa agli alti ISO pazzesca e le simulazioni pellicola permettono di creare Jpeg già molto buoni o di partire da una base RAW davvero interessante per fare post produzione.

La lente di 23mm (34,5mm equivalenti nel FF) fissa, non rimovibile, con apertura f/2 si è rivelata buona un po’ per tutto. Bello il livello di dettaglio e il bokeh, bella la focale che ho trovato limitata solo per i ritratti ma nel complesso un ottima lente per fare di tutto, in particolare Street e Reportage.

Con uno strumento del genere bisogna riprendere in mano le basi. Luce, composizione, esposizione…ed è stata un ottimo strumento per migliorare nella tecnica fotografica. Niente zoom perciò bisogna muoversi per trovare la giusta composizione e il fatto di avere una focale fissa aiuta perché quando impari a conoscerla sai già cosa andrai ad inquadrare quando guarderai nel mirino. Insomma, con una macchina così ho fatto un passo indietro per farne dieci in avanti.

L’unico vero difetto stava nella velocità dell’autofocus, davvero lento e quasi inutilizzabile se utilizzato in modalità continua. Motivo per cui spesso l’ho usata in manuale sacrificando qualche stop di apertura per una migliore messa a fuoco ed evitando di fotografare soggetti in movimento o con raffica per via di un hit rate imbarazzante. Certo, non è fatta per la fotografia sportiva ma anche mettere a fuoco mio figlio che gattona verso di me si è rivelato parecchio complesso. Diciamo che tolto qualche limite ed usata per ciò a cui è pensata riesce a dare grandi soddisfazioni.

I file hanno una “pasta” molto particolare, davvero riconoscibile e permettono grandi sviluppi in RAW con una qualità davvero eccellente.

Le dimensioni molto compatte poi ti fanno venire voglia di portartela sempre dietro e di usarla, cosa da non sottovalutare perché aumenta le occasioni di portare a casa immagini interessanti. Io poi sono uno a cui gli accessori piacciono molto perciò, date le dimensioni molto compatte, per renderla più facilmente impugnabile gli ho messo un impugnatura in legno e un thumbgrip dedicato perchè fosse un bell’oggetto anche da guardare.

In definitiva questa macchina mi ha fatto fare il salto verso le mirrorless del sistema Fuji. Ecosistema che personalmente adoro per tanti motivi: ergonomia, robustezza, design, qualità… ed è per questo che quest’anno, dopo quattro anni di soddisfatto utilizzo ed avendone scoperto quei limiti che, seppur pochi, costituivano per me un problema, ho deciso di investire qualche altro soldino e fare un upgrade significativo…





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La prima volta che…